Commento dell'inviato speciale Tacco DiVinoSimpatizzanti e amici dello Sporting Pianorese 1955,
per la quinta giornata del campionato invernale Esordienti 2004, siamo tutti convenuti oggi, 29 ottobre 2016 allo lo stadio Marino Dainesi di Pianoro per assistere al terzo incontro casalingo, il secondo consecutivo, tra Sporting Pianorese 1955 e Castel d’Aiano. La Squadra del Castel D’Aiano viene dall’omonimo comune a circa un’ora d’auto da Pianoro (passando per Sasso Marconi, Marzabotto, Bortolani e Tolè) situato a 820 s,l.m tra le valli del Reno e del Panaro. Gli ospiti del Castel d’Aiano giungono sul campo alle 15.45 quando l'inizio della partita era programmato alle 15.30. Lo Sporting ha svolto il consueto riscaldamento più lungamente del dovuto e oramai l’olio motore nelle gambe dei ragazzi ha ampiamente superato i 100 canonici gradi di temperatura. Nel mentre, c’e’ stato anche lo spazio per la foto di squadra con le bianche e verdi scudate maglie sponsorizzate dalla Kia Motors. Di contro il completo degli avversari è arancione. Sugli spalti i rumorosi sostenitori ospiti si contano sulla punta delle dita di una mano mentre i locali saranno circa una ventina. Finalmente la partita ha inizio e i 22 cominciano a correre dietro alla palla che dopo pochi passaggi viene sostituita perché sgonfia. Le squadre si affrontano tenacemente in mezzo al campo, zona nevralgica e sempre piena di insidie. Entrambi i mister incitano e consigliano le squadre ma quello del Castel D’Aiano dovrà sgolarsi di piu’ visto che la bilancia del tasso tecnico pende decisamente a favore dei bianchi di casa. Gli arancioni, per farsi comunque rispettare, calciano le gambe avversarie talvolta più spesso della stessa palla sicché l’arbitro, in completo nero, è costretto sovente ad intervenire. I bianchi, di par loro non son santi e qualche pedata assestata rifilano sugli stinchi degli arancioni. Ciononostante si notano delle belle triangolazioni e qualche ripartenza interessante da entrambe le parti. I padroni di casa abbozzano manovre degne di tal nome che talvolta risultano evanescenti per una ciabattata di troppo. Oggi pero’ ci siamo, la difesa sempre lenta e ruvida è attenta, il centrocampo veloce e le rapide punte insidiose. Intorno al decimo del primo tempo l’interno destro dello Sporting si destreggia bene sulla trequarti, passa la palla al centroavanti in quel momento defilato, questi entra nei sedici metri da destra verso sinistra, salta magistralmente un difensore e si presenta davanti al portiere che viene trafitto per l’uno a zero: gioia ed esultanza per i bianchi delusione sul viso degli arancioni. Francamente un gran goal! La partita si fa ancora più spigolosa e il mister del Castel D’Aiano appare più un tifoso da curva pronto a inveire contro l’arbitro, che accompagnatore ed educatore di un gruppo di ragazzini per i quali il calcio deve essere una sana palestra di vita dove sperimentare regole, condividere fatiche, promuovere valori di integrazione, rispetto, fiducia e solidarietà. Il campo da gioco per questi nostri ragazzi non è e non deve diventare un’arena gladiatoria né tantomeno un’area di battaglia bensì un teatro di festa. Il primo tempo finisce uno a zero per lo Sporting. Nel secondo sono effettuate tutte le sostituzioni permesse dalle disponibilità delle panchine. La partita inizia e dopo qualche parola di troppo il gioco si interrompe: l’arbitro si avvicina alla panchina del Castel D’Aiano a discutere col mister per fare riprendere, cosi’ si verrà a sapere poi, qualcuno dei sui ragazzi che incitava il compagno ad atti di violenza. In mezzo a tutto questo qualche sprazzo di bel gioco si vede e alcuni sorprendenti numeri di classe da parte dei ragazzi dello Sporting delizia la platea. Inoltre la squadra di casa è ben disposta in campo e questo favorisce le giuste geometrie. Intorno al dodicesimo del secondo tempo il colpo che non ti aspetti. In una insistita azione di attacco sviluppatasi sulla destra, il roccioso centrocampista dello Sporting si fa consegnare la palla nella zona tra il lato corto dell’area di rigore e la linea del fallo laterale, con l’interno del piede si libera di un avversario poi con l’esterno di un secondo quasi sul posto, alza la testa, guarda la porta e lascia partire un gran tiro di interno destro la cui parabola curva deposita il pallone nel sacco sul palo più lontano: tripudio generale e amici di squadra tutti che sommergono il marcatore: Sporting 2 Castel D’Aiano 0. Lo Sporting acquista fiducia e prova ancora a segnare ma l’estremo ospite chiude lo specchio della porta e così il secondo tempo si chiude come il primo per uno a zero a favore dei padroni casa. Ulteriore girandola di sostituzioni e inizio del terzo tempo. La dinamica della partita non cambia, ma gli interventi fallosi si sono ridotti. Gli arancioni giocano meglio la palla rispetto agli altri due tempi e creano un paio di pericolose situazioni sventate in extremis dai difensori di casa. Da registrare una pericolosa punizione dai venti metri ben calciata dal capitano dei bianchi che il portiere avversario devia sulla traversa.C’e’ ancora spazio per qualche inutile fallo ma il tempo si chiude in parità: 0-0. Vinti i primi due tempi e pareggiato il terzo i tre punti vanno allo Sporting Pianorese 1955 Insieme saremo Rock, per ora Heavy Metal. Si ringraziano quanti hanno partecipato e ancora di più chi ha organizzato e permesso lo svolgimento di questa partita. Alla prossima Il Vostro inviato quasi special e di parte (ma non troppo) Tacco diVino Commento dell'inviato speciale Tacco DiVinoAmici e sostenitori tutti dello Sporting Pianorese 1955,presso lo stadio Marino Dainesi di Pianoro si disputa l’incontro tra i padroni di casa dello Sporting Pianorese 1955 e il Sasso Marconi valevole per la quarta giornata del campionato invernale Esordienti 2004. In questo Sabato del 22 Ottobre 2016 il Cielo offre un pomeriggio mite agli spettatori presenti sulle tribune dell’impianto sportivo. Il terreno di gioco leggermente gibboso accoglie le squadre in campo che disputeranno l’incontro agli ordini del Sig. Bollo della rinomata sezione di Carteria. Il mister dello Sporting, Sig.Brini, ha problemi di abbondanza e deve lasciare a casa alcuni dei suoi ragazzi.
L’arbitro dà il via alle operazioni di gioco e dopo due giri di lancette di orologio il Sasso è già in vantaggio. Azione sulla destra dell’ala del Sasso che entrando in area salta alcuni giocatori e calcia la palla, ma questa, una volta ribattuta, entra in possesso dello Sporting che traccheggia a ridosso del dischetto di rigore consegnando la sfera agli avversari i quali, facilmente, la depositano in fondo al sacco. Sporting 0-Sasso 1. Il centrocampo dei padroni di casa rimane contratto e la difesa sempre lenta e impreparata manda spesso gli ospiti alla conclusione e cosi’, in men che non si dica, i nostri sono sotto di due goal : Sporting 0 – Sasso 2. I papà dei ragazzi dello Sporting cominciano a leggere articoli dagli smartphones mentre le mamme, sempre splendide e numerose chiaccherando di tra loro stanno pensando a come organizzare la serata. Grandiose queste mamme che per amore dei propri figli sono sempre a seguirli negli allenamenti e nelle partite. Sanno di 4-3-3, 3-5-2, punizioni di prima e di seconda, calcio di rigore, sanno da quale parte deve tirare il proprio pargolo per segnare un goal ma, soprattutto, non chiedono mai: “chi sono i nostri?”. Una mamma cosi oltre a lavare magliette, pantaloncini e mutande infangate è in grado anche di giocare alla Play! Allora se queste mamme talvolta si lasciano andare a commenti sulle gambe dei mister avversari, sulle loro chiome, sui loro ruggiti o sulle scarpe e la pancia o il culo (termine popolare sdoganato anche dal vocabolario Treccani) dell’arbitro beh, lasciamo stare ne hanno facoltà. Nel bel mezzo di queste divagazioni mi accorgo che lo Sporting è sotto di 3 goal ed il primo tempo è terminato. Pero’ una mamma è anche una moglie o una compagna e allora penso alla fortuna di tale marito che, accomunato dalla stessa passione della consorte e del proprio figlio (piu’ spesso dei propri figli), non dovrà spiegarle il fuorigioco o perché quello che sta sempre fermo sulla linea di porta è vestito in modo diverso e prende la palla con le mani (“ma non è punizione in quel caso?”). A una donna cosi’ che va certamene allo stadio col marito (nella partita in cui gioca suo figlio ovviamente) non si spiegano, durante la finale di Champions League o quando gioca l’Italia alla TV, il cross, il tackle, il significato delle linee rette e curve in mezzo al campo né tantomeno se l’arbitro puo’ fare goal: non serve non farà mai tali domande, al piu’ passerà l’aspirapolvere. Secondo tempo. Come nelle partite precedenti i nostri si svegliano: il generale Custer ha suonato la carica e i ragazzi sembrano degli Arditi. Con uno spirito di abnegazione e una forza che non ti aspetti i nostri partono all’attacco e combattono su ogni pallone. Alcune belle triangolazioni vengono messe in mostra e la rete subita in questo tempo viene prontamente pareggiata con un giusto tiro da fuori area del centroavanti (primo goal quest’anno per questo ragazzo dei 2005 da sempre aggregato coi 2004). Qualche scaramuccia e il tempo finisce 1 a 1. Nel terzo tempo lo Sporting continua a fare la partita senza riuscire a sbloccare il risultato. Da registrare una occasione clamorosamente sciupata dall’ala destra dello Sporting che a porta completamente spalancata calcia incredibilmente sul fondo un cross proveniente da sinistra. Perso il primo tempo e pareggiati gli altri due i tre punti vanno al Sasso Marconi Insieme saremo Rock, per ora solo Folk. Si ringraziano quanti hanno partecipato e ancora di piu’ chi ha organizzato e permesso lo svolgimento di questa partita. Alla prossima Il Vostro inviato quasi special e di parte (ma non troppo) Tacco diVino E’ partita anche per i più piccoli l’attività del settore giovanile e più precisamente con la partecipazione al Fun Football sono scesi in campo nel weekend i nostri 2008 - 2009 - 2010 - 2011. Un bellissimo esordio per i nostri ragazzi nella cornice del circolo Italia, con sorrisi, corse, gol, ma anche giochi ludico-motori. Un’applauso ai mister Paolo, Victor, Lucio e Jonathan ... la vostra stagione sarà stupenda !!! Forza Sporting Pianorese 1955 Cosa insegna la partita degli Allievi a CopparoTutti sappiamo che con il gruppo degli Allievi, avendo pochi 2001, giochiamo in campo e nella lista della formazione con tanti 2002.
Questa mattina, ritrovo alle 8, siamo andati a giocare in trasferta contro la Copparese e abbiamo perso 1 a 0 nel finale. Non voglio parlare del risultato che certo, quando competi, conta, ma della prestazione dopo la sonora batosta presa mercoledì sera contro il San Lazzaro. La Copparese, come il San Lazzaro, è prima in classifica, vuol dire che i nostri ragazzi giocavano contro una squadra forte. E hanno fatto la prestazione, hanno lottato, creato le loro occasioni e perso nel finale, anche per un episodio sfortunato. Conclusione: i ragazzi hanno avuto, sul piano caratteriale, le giuste motivazioni, hanno avuto coraggio, sul campo hanno dimostrato che migliorare e allenare la testa si può. Vincenzo Palermo, insieme a Luca, evidentemente ha toccato le corde giuste, che sono quelle di giocare tutte le partite con l'atteggiamento di essere propositivi, concentrati, ambiziosi. Sapete quanti gruppi-squadra, anche oggi, avrebbero fatto male? Tanti, molti di più di quello che potete immaginare. E sapete perchè? Molti allenatori e genitori non avrebbero creduto nei loro ragazzi. Invece, è anche tramite le sconfitte che si cresce, importante è capirlo, lasciare da parte il risultato, avere voglia di continuare ad allenarsi e volersi, ogni volta, migliorare. Bravi ragazzi, un plauso ai 2002 che non demordono, anzi vanno con i 2001 con una passione e un orgoglio che si chiama Sporting Pianorese: se seguite la società, il prossimo anno i 2002 saranno un grande gruppo, mentre i 2001 faranno bene nella Juniores. alè, alè ragazzi che andiamo a fare gol! Gianni Galli Vediamo, più o meno, cosa succede in una società sportiva e quali strategie si possono adottare per avere un clima sereno e una convivenza educativa, utile a tutti ma soprattutto ai ragazzi.
Ci sono genitori assenti e genitori presenti. In generale, ma non è detto sia così perchè alcuni hanno veramente molti impegni, gli assenti sono quelli che non riconoscono all'esperienza sportiva del figlio il giusto valore educativo e formativo. La società è una sorte di parcheggio, non hanno voglia o tempo da dedicare alla società e non valutano l'offerta di qualità o meno che propone. Dall'altra parte, i presenti non riconoscono la professionalità e la,competenza dei tecnici (e, a volte, non a torto) e spesso interferiscono nel lavoro proposto. Tra coloro che sono presenti, possiamo delinearne qualcuno. C'è il Genitore Tifoso: durante la partita grida contro l'arbitro, contesta le scelte del tecnico, insulta gli altri giocatori; incita il figlio con urla, lo protegge e lo giustifica sempre: strano, prima della partita, è una persona mite e dice che per lui lo sport è solo divertimento. C'è il Genitore Tecnico: per lui il tecnico del figlio è un incompetente e quello avversario sempre più bravo. Per tutto l'incontro continua a dare consigli a voce alta: dapprima diventa insopportabile, poi durante la partita fa il vuoto intorno a sè. C'è il Genitore Esasperante: in genere è quello che ha il figlio bravino. Porta il figlio a una miriade di provini, lo segue ad ogni allenamento, se la prende con il tecnico se lo mette in panchina, tiene il muso se il figlio sbaglia un gol; il figlio non si diverte e, alla lunga, rischia di abbandonare. C'è il Genitore Ponzio Pilato: è quello che magari ha anche un ruolo in società, ma fa capire che non va bene niente. Parla piano, a destra e a sinistra, è sempre critico e si lamenta in silenzio con tutti ma mai apertamente, è scontento e triste ma non propone nulla di costruttivo. C'è il Genitore Regionale: quello che se la società disputa i Provinciali è un disonore e allora cerca, anche in maniera ossessiva, una società che faccia i Regionali. Comincia a telefonare, propone il suo piccolo Maradona a tutti:non si accorge che non fa il bene del figlio, perchè un ragazzo deve essere scelto, quando è proposto e spesso poi non va bene, è facile che torni demotivato o abbandoni il calcio. In sintesi, quali possono essere le competenze della società e quelle dei genitori? Le competenze della società: - avere un programma tecnico, ma soprattutto educativo e morale - perseguire linee-guida e finalità chiare: le nostre possono essere l'insegnamento del calcio, senza mai dimenticare il comportamento corretto che tutti dobbiamo tenere. - dialogare coi genitori, riguardo i problemi socio-relazionali, la dimensione affettiva ed emotiva dei ragazzi. - avvalersi di tecnici preparati, di dirigenti responsabili, di personale di servizio educato e accogliente. Le competenze dei genitori: - stimolare e incoraggiare la pratica sportiva del figlio - instaurare un rapporto corretto con il tecnico, in modo da non disorientare il pensiero del ragazzo. - lasciare il figlio libero di giocare - evitare processi a fine gara - essere al suo fianco nei momenti di difficoltà - essere sempre positivi riguardo al risultato, sconfitta o vittoria che sia. - trattare il bambino per l'età che ha - dimostrare entusiasmo nella scelta del figlio ed evitare di voler risolvere tutti i suoi problemi. - non trasferire sul figlio i suoi sogni sportivi infranti, obbligandolo magari a scegliere discipline che non lo interessano. - porsi degli obiettivi realistici, inutile pensare a una carriera sportiva se il figlio non è all'altezza. - non interferire sulle scelte del tecnico I Post in Pillole: Un'alleanza società-genitori deve essere educativa e formativa: i bambini e i ragazzi che fanno sport meritano stima e rispetto, allora vanno incoraggiati e stimolati dalle competenze sportive della società e dall'amore "sano"dei genitori. Genitori: insieme, con lo SportingPianorese se proprio non saremo rock, facciamo in modo di essere almeno pop! Gianni Galli |
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Dicembre 2021
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