90° MINUTO: GARA DELLA SECONDA GIORNATA DEL CAMPIONATO DI TERZA CATEGORIA STAGIONE 2016\201726/9/2016 COMMENTO DI IPPAZIO MELCARNESPORTING PIANORESE 1955 A.S.D.
1) Francesco Gregorini (Capitano), 2) Simone Moretti, 3) Andrea Bianchi, 4) Marco Coluccio, 5) Luca Gallerani, 6) Luca Carbone, 7) Federico Di Giovanni, 8) Michael Romeo, 9) Generoso Del Tiglio, 10) Massimiliano Capestro, 11) Luigi Lavello. A disposizione: 12) Giacomo Menetti, 13) Gennaro Borrelli, 14) Francesco Teresi, 15) Enrico Ruggeri, 16) Marco Martino, 17) Filippo Palomba, 18) Lorenzo Jazo. Mister: Marco Passini ASD QUARTO F.C. 1) Marco Sciacca, 2) Michel Valli, 3) Alessandro Moro, 4) Alban Hasani Met, 5) Simone Benassi, 6) Mattia Meleddu, 7) Andrea Pradetto, 8) Luca Barbapiccola, 9) Valeriano Rendina, 10) Andrea Berlingeri, 11) Luca Giacomelli. A disposizione: 12) Matteo Vandelli; 13) Enrico Gamberini, 14) Hicham El Mesbahi, 15) Jalal El Khaliqui, 16) Antonio Scarpino, 17) Mirko Londino, 18) Walter Arras. Mister; Di Taranto Antonio Domenico. Arbitro: Fabrizio Crasta della Sezione A.I.A. di Bologna Una splendida cornice di pubblico a Pianoro per la presentazione ufficiale del nuovo anno agonistico. Tante emozioni nel vedere i nostri piccoli futuri campioni della vita sfilare davanti ai propri cari, mentre una scenografia, sicuramente di categoria superiore, scandiva ogni meraviglioso attimo della manifestazione. Un’onda bianca che ha ricamato per tutto il pomeriggio il verde dello Stadio Marino Dainesi, una festa bellissima e ben riuscita che riempie d’orgoglio lo sport pianorese e tutti i bravi dirigenti che si stanno letteralmente facendo in quattro per riuscire a regalare un sogno a tanti ragazzi del nostro paese. Bravi a tutti. A condire questa magnifica giornata aspettavamo tutti la ciliegina della Prima Squadra, ma purtroppo così non è stato e, dopo la bella prova infrasettimanale di coppa contro l’Appennino 2000, ci siamo sciolti come neve al sole fornendo una prestazione alquanto deludente non tanto dal punto di vista del risultato ma, cosa più grave, per l’atteggiamento in campo, svogliato e rinunciatario dove ognuno faceva di testa sua senza ascoltare le indicazioni del mister. In poche parole non siamo stati, come mercoledì sera, una squadra. Siamo caduti nella trappola del nervosismo e ne abbiamo pagato carissime le conseguenze con due cartellini rossi e tanti gialli. In campo, invece di corsa ed incoraggiamenti, si sentivano solo lamentele e sgridate nei confronti del compagno di squadra che sbagliava un passaggio o una giocata. Sinceramente un po’ tutti ci eravamo illusi che certi atteggiamenti facessero parte del passato, ma purtroppo così non è stato. Adesso bisognerà rispondere con i fatti a tante promesse e diventare finalmente “una vera squadra”. Forse non spettava al sottoscritto sottolineare certi concetti, ma penso che queste siano le parole di qualsiasi tifoso che tiene al mondo dello Sporting Pianorese, dove si è sempre predicato serietà, correttezza e, nel nostro piccolo, professionalità. In campo insieme a voi calciatori ci va sempre la società e, dopo la bella festa che ha preceduto la partita, sinceramente queste splendide persone “meritavano la ciliegina” e non “un boccone amaro”, ripeto non per la sconfitta che in una competizione ci può sempre stare, ma per l’atteggiamento molto superficiale e svogliato. Scusate lo sfogo, ma dagli spalti e fuori dal campo è questo che si è percepito. A voi smentirci se questo non è vero. Veniamo alla cronaca della partita. Partiamo molto bene e al 6° minuto riusciamo a renderci molto pericolosi con Lavello che, approfittando di un rinvio maldestro di un difensore ospite, lascia partire un gran bolide dal limite dell’aria con il pallone che sorvola di poco la traversa. Al 15° minuto altra occasione per la nostra squadra con un tiro cross effettuato dalla destra da Di Giovanni con la palla che passeggia sulla parte alta della traversa e finisce fuori. Al minuto 27, il direttore di gara, per il gran caldo in campo (si sfioravano i 28 gradi) concedeva un time out per consentire ai contendenti di rifiatare e ristorarsi. Il capitombolo al 40° minuto, quando l’arbitro abbocca ad una caduta plateale in area dell’esperto classe 1974 Barbapiccola. Rigore e cartellino giallo per il nostro Coluccio. Dal dischetto il centravanti Valeriano Rendina insacca il penalty che vale l’1 a 0 per la squadra ospite. Nel primo dei cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro per via del time out a metà gara, abbiamo l’occasione per riacciuffare la partita ma la palla calciata dal limite sinistro dell’area di rigore da Carbone si spegne a lato di pochissimo. Il secondo tempo “non pervenuto” dai parte di nostri ragazzi che si disuniscono e rendono vita facile alla squadra avversaria. Al 59° minuto rimaniamo in 10 uomini per il secondo giallo esibito a Coluccio per un fallo operato al limite dell’area sulla punta avversaria. Inevitabilmente, con la squadra sbilanciata in avanti alla ricerca del pareggio, al 70° minuto subiamo il raddoppio degli ospiti con una lesta azione di rimessa conclusa in gol dal subentrato Mirko Londino, per il gol che vale il due a zero finale. Nonostante tutto all’84° minuto abbiamo una clamorosa palla goal per accorciare le distanze, ma la battuta nella porta ospite, completamente sguarnita, di Lavello è debole e un difensore avversario riesce a ribattere sulla linea di porta. All’86° minuto il rosso diretto (in verità apparso molto esagerato) nei confronti di Del Tiglio per una entrata fallosa nei confronti di un avversario. Nei minuti di recupero è molto bravo capitan Gregorini ad evitare un passivo più pesante sbarrando la via del gol prima a Londino e, successivamente, a Rendina con due parate molto difficili e spettacolari. Mercoledì ritorniamo in campo per il turno infrasettimanale di campionato. Siete tutti dei ragazzi fantastici, ma dobbiamo trasformarci in un’ orchestra d’elite. Cominciamo a provarci da subito. Testa e cuore….. forever 90° MINUTO: GARA DELLA PRIMA GIORNATA DEL CAMPIONATO DI TERZA CATEGORIA STAGIONE 2016\201720/9/2016 COMMENTO DI MARIO DEPLANUBologna 18 settembre 2016
Giornata soleggiata fino all’inizio del secondo tempo con ancora una calda temperature di 28 gradi che poi scenderà a 18 con un battedo d’acqua (presa tutta vero Giancarlo ) che si è scaricata sul campo, sui giocatori e sugli spalti del comunale di Villanova . FORMAZIONI Sporting Pianorese : Gregorini, Gallerani, Pozzi (Bianchi al 93°), Teresi, Borrelli, Rasiq (Di Giovanni al 58°), Romeo, Del Tiglio, Fabbri, Capestro (Carbone al 61°) a disposizione del mister Passini Marco : Menetti, Coluccio, Lolli, Martino . Real Pilastro : Iembo, Campanile (Trevisan al 46°), Grillo, Capelli (Cosenza al 60°), Sturba, Antonini, Muratori, Bonafede, jibril(Astorino al 74°), Storni, Di Meglio (Mazza al 83°), a disposizione : Paolini, El Mami, Ventura . Agli ordini del Sig. Joel Landry Homdim Tchuenteu ( ottima prestazione Bravo ) Ammoniti: Teresi, Borrelli, Capestro,(Sporting Pianorese) Espulsi : Grillo, Bonafede (Real Pilastro) Per la prima giornata di campionato , si incontrano il Real Pilastro, dell’amico Eros, contro la sempre più organizzata Sporting Pianorese, al suo secondo anno di nascita nei grandi, mister Passini chiede, fin da subito, ai suoi ragazzi di giocare palla con ripartenze, preferendo il bel gioco hai lanci lunghi, cosa che ai ragazzi riesce bene per i primi 10 minuti trovando anche la rete con bomber Lavello dopo una punizione battuta dalla trequarti avversaria dal metronomo di centrocampo Capestro. “Massimiliano con il 10 “ chi vive lo spogliatoio sa, spizzata da Fabbri e tapin vincente per il vantaggio Sporting Pianorese. Cosa strana i ragazzi sembrano appagati del vantaggio e perdono un pò l’obbiettivo che è quello di giocare, incappando solo, dopo poco, anche in un ottima parata d’istinto di Iembo su tiro di Lavello con deviazione al lato. Dopo solo 10 minuti (sembra la fotocopia dei primi 10) gol avversario, avvenuto da una svirgolata del nostro n° 5 Borrelli (non me ne voglia il neo sposo Gennaro ) perdendo palla , e dopo una serie di rimpalli in area, il n9 Jibril, classe 97 , trova l’angolino basso alla sinistra di capitan Gregorini che distendendosi non riesce ad impattare sul pallone. Poco male il primo tempo si chiude in parità. Il secondo tempo dopo i vari consigli dei mister, i ragazzi scendono in campo con il giusto atteggiamento però è il Real che trova le miglior giocate e dopo solo 5 minuti si rende pericolosa ma Gregorini neutralizza in presa aerea per due volte, dopo 15 minuti circa precisamente al 51° trova la seconda rete il Real con un lancio da centrocampo il capitano mette un traversone che sempre il n 9 Jibril al limite dell’aria dopo una incomprensione tra difensore e portiere riesce ad anticipare tutti e due scavalcando Gregorini uscito fino al limite. È il 2 a 1 e la rete porta in vantaggio i padroni di casa, galvanizzati dal vantaggio il Real si porta sempre piu avanti schiacciando la squadra di mister Passini fino a trovare il 3° gol al 60° con Storni che sembra chiudere la partita, ma cosi non è, perche lo Sporting dimostra di essere squadra come dice il suo vecchio motto a Pianoro “TESTA e CUORE “ sempre…… dopo varie azioni di gioco gli avversari incappano in due espulsioni per doppia ammonizione lasciando libero qualche reparto e sotto un incessante pioggia prima con Pozzi e dopo con Di Giovanni, agguantano il meritato pareggio sfiorando anche la vittoria. Risultato finale 3 a 3 Voto 7 alla squadra per aver cercato, riuscendoci, il meritato pareggio . Voto 8,5 anche Mister Passini perché ha dimostrato incitando i suoi fino all’ultimo secondo di gioco di credere in questa squadra e nel lavoro svolto da tutto lo staff. Mario Deplanu I genitori, che decidono di cominciare a fare sport ai loro figli, s assumono delle responsabilità da non sottovalutare.
Importante è scegliere lo sport che piace al bambino e capire in quale società sportiva mandarlo, quella in grado di aiutare a far crescere ed educare i bambini. Tre sono i parametri da considerare: la dirigenza e la sua filosofia societaria l'ambiente che deve creare un giusto "clima" la scelta dei tecnici da parte della società Ora, descrivo una Scuola Calcio Ideale, ma i concetti vanno bene per qualunque altro sport. La Filosofia della Società La Scuola Calcio seve insegnare i valori che sono alla base di una corretta educazione: l'autonomia la disciplina fuori dalle regole di casa la socializzazione con persone che non sono i genitori o i parenti la competizione all'interno di regole prestabilite il concetto di limite personale e, di conseguenza, saper gestire la sconfitta come la vittoria la solidarietà di squadra con i valori di amicizia e gruppo il concetto di errore personale e degli altri il riconoscimento dell'autorità dell'arbitro il rispetto per l'autorità dell'alleducatore Valutare l'Ambiente Determinante è conoscere l'ambiente che il bambino andrà a frequentare: eve essere pulito, confortevole, protetto, diretto da persone competenti Per ambiente, si deve intendere anche il mondo che circonda lo sport-calcio, fatto spesso di volgarità poco civili, eccessivo agonismo, con gravi colpe dei genitori, ma anche di dirigenti e tecnici poco preparati ed avveduti. Il clima corretto e il giusto messaggio che la società deve far passare è questo: a queste età il bambino deve giocare e divertirsi, il risultato non conta, fondamentale è la cultura della prestazione, frutto dell'impegno che il bambino mette negli allenamenti e nelle partite. La Scelta dei Tecnici La società deve scegliere i tecnici che, a queste età, devono essere anche educatori, in una parola sola un Alleducatore. Meglio giovani laureati in Scienze Motorie che hanno giocato o giocano a calcio e già lavorano nel mondo della scuola: capiscono meglio il linguaggio dei bambini e hanno già esperienza diretta della mentalità dei genitori nei colloqui di valutazione dei bambini. La società sportiva, al pari della famiglia e della scuola, è un'agenzia educativa e allora sarebbe un segnale di un Paese civile ed evoluto quello di costruire un percorso formativo, condiviso da queste tre entità, appoggiato anche dall'amministrazione comunale e dalla parrocchia. L'Italia ha una scarsa cultura sportiva: a scuola si fa poco movimento, molti bambini sono obesi, tanti ragazzi abbandonano l'attività sportiva, l'impiantistica è obsoleta, fatiscente e pericolosa. Tutti noi dobbiamo fare la nostra parte ed arrivare ad un risultato compiuto e fondamentale: il bambino sarà in futuro un uomo migliore il genitore, meno tifoso e fazioso, sarà più felice la scuola capirà l'importanza educativa della società sportiva l'amministrazione comunale si renderà conto che fare sport fa bene alla salute e i costi del servizio sanitario nazionale, via via che il bambino si farà adulto e diventerà maturo, avrà costi minori, perchè l'insorgere di certe malattie sarà inferiore. alla prossima, insieme saremo rock! Gianni Galli |
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